Elliott Erwitt è membro dell'illustre Agenzia Magnum e fu collaboratore di celebri riviste del calibro di Life. I suoi scatti, prevalentemente in bianco e nero, hanno segnato un'epoca e sono diventati delle vere e proprie icone che appartengono alla cultura visiva di ciascuno di noi. Analizzare la produzione fotografica di Erwitt attraverso il criterio dei soggetti ritratti avrebbe poco senso, poiché la sua curiosità e creatività lo hanno condotto a spaziare fra svariate tipologie di soggetti e tematiche.
Ha immortalato episodi storici di rilevanza mondiale, come il funerale del presidente J.F. Kennedy. Ha ritratto personaggi famosi del mondo della politica e del cinema, fra cui Fidel Castro e Marilyn Monroe. Tra i suoi soggetti prediletti però ci sono quelli che popolano la vita e la società quotidiana, in particolare i cani ed i bambini.
Ma cosa rende così memorabili ed uniche le sue foto?
L'ironia costituisce la cifra stilistica peculiare di gran parte della produzione fotografica di Erwitt. Il suo sguardo acuto e curioso scruta la realtà cercando di cogliere ed immortalare gli aspetti più divertenti e paradossali della vita quotidiana e della società, smitizzandone i lati più boriosi e sofisticati.
E' per questo che tra i soggetti preferiti di Elliott Erwitt ci sono i cani. Con il loro atteggiamento spontaneo ed irriverente fanno da contraltare alla compostezza ed alla formalità dei loro padroni, creando una contrapposizione comica. Per realizzare questa foto, Erwitt ha abbaiato al cane e nel momento in cui ha fatto il balzo, l'ha immortalato! (foto 1). Questa famosa immagine è stata scattata dal punto del vista del cane. Così piccolo e buffo, vestito con cappotto e cappellino, contrasta con le lunghe gambe della padrona e del danese che lo accompagnano. (foto 2)
Sono divertenti e drammatiche allo stesso tempo.
Questa foto sembra immortalare lo scherzo di un bambino, che si diverte ad osservare il fotografo attraverso il finestrino, celando il suo occhio destro dietro la crepa del vetro. Ma ad osservarlo bene quello non ha l'aspetto di un foro di proiettile? Erwitt, ironicamente, ci tenne a specificare che non fu lui a causare il danno! (foto 4)
Dal sapiente utilizzo di prospettive e punti di vista inusuali e creativi.
Elliott Erwitt è dotato oltre che dal senso dell'humor anche da una spiccata sensibilità .
Nei suoi scatti racconta le emozioni umane con una tale semplicità, sincerità e delicatezza da indurre nell'osservatore uno spontaneo sentimento di empatia. Il giorno del funerale di J.F. Kennedy, Erwitt riuscì ad ottenere un accredito alla Casa Bianca e a seguire da vicino la cerimonia. Questo scatto passò alla storia per la sua commovente drammaticità: Jacqueline Kennedy, circondata da uomini in divisa, stringe a sé la bandiera americana e piange il marito scomparso, mostrando al mondo il suo lato vulnerabile ed umano. Una lacrima si intravede sul suo viso coperto dal velo nero ed il suo sguardo è perso nel vuoto, smarrito. Lo stesso sguardo lo ritroviamo in Bob, fratello del defunto, che pur di fronte a Jacqueline, volge lo sguardo altrove, forse per non incrociare il suo dolore. (foto 7)
Elliott Erwitt ha avuto modo di incontrare e fotografare Marilyn Monroe in più occasioni.
Il bacio
Autore dell'articolo
Nasce nel 1984 a venezia. frequenta il liceo classico, durante il quale si appassiona alla storia dell'arte. prosegue gli studi presso l'università ca' foscari di venezia, dove consegue la laurea triennale in conservazione dei beni culturali e successivamente la laurea magistrale in storia delle arti e conservazione dei beni artistici. Appassionatasi anche all'arte fotografica, si dedica alla fotografia nel tempo libero