Non ti serve un’attrezzatura speciale per riprendere immagini straordinarie della nostra galassia.
Il Sistema Solare fa parte della Via Lattea che, tra l’altro, è una delle meraviglie del cielo notturno. Simile ad una gigantesca pennellata che attraversa la volta celeste, non richiede attrezzature particolari per essere fotografata, solo che le condizioni atmosferiche siano favorevoli.
Uno spettacolo che non può non ispirare chiunque sia armato di una reflex, di un grandangolare ed un serio treppiedi.
Al contrario di quanto in genere si crede, lo straordinario spettacolo della Via Lattea è disponibile tutto l’anno. Nel nostro emisfero, tuttavia, la si osserva e si fotografa al meglio in estate, tra giugno e agosto. Naturalmente, le ore di totale oscurità nel periodo estivo sono limitate nei paesi più settentrionali, specie in quelli nordici dove si può fotografare solo tra la mezzanotte e le tre del mattino.
La migliore posizione di ripresa della galassia resta però vicino all’Equatore, diciamo sui -30 gradi di latitudine.

Quindi se ti trovi nel Brasile meridionale o in Sudafrica potrai godere delle condizioni ideali.
Ciò detto, anche nelle migliori aree geografiche e nel migliore periodo dell’anno, l’inquinamento luminoso può avere un impatto negativo sulla visibilità, quindi prima di fare grandi spostamenti per fotografare la Via Lattea è necessaria un’attenta verifica.

Per la ripresa della galassia è sufficiente seguire le regole della fotografia di paesaggio a luce ambiente. Un bel vantaggio lo offre la fotocamera che dispone di alti ISO e rumore ridotto. Infatti, si deve lavorare attorno ai 1600 ISO per poter scattare con esposizioni non troppo lunghe. Serve un treppiedi solido e un grandangolare ben corretto contro le aberrazioni. Per la messa a fuoco occorre regolare l’obiettivo su infinito per la ripresa del cielo, ma poi devi impostare la giusta distanza per lo scatto all’ambiente circostante che avrai inquadrato. In questo modo il risultato della fusione dei vari scatti sarà ottimale.

Per evitare la scia delle stelle tipica delle esposizioni lunghe, segui la regola del 500 (o 600) e dividi 500 per la focale dell’obiettivo che usi. Con un 20mm, ad esempio, eviterai esposizioni più lunghe di 25 secondi.



Questa guida è stata scritta da RedazioneFotocontest


Commenti (4)

FotoModernaWeb L'inquinamento luminoso secondo me è la parte fondamentale, con le stesse impostazioni e stessa attrezzatura il risultato può essere completamente differente se ci sono luci fastidioso attorno. Nella guida su come fotografare la via lattea (se può interessare: https://www.fotografiamoderna.it/come-fotografare-la-via-lattea) viene menzionato come la regola dei 500 può essere molto d'aiuto in questi casi.
2 anni fa 
Stonemartens Grazie, ci proverò sicuramente e con questi suggerimenti forse ci riuscirò pure ;-)
5 anni fa 
ariosa molto bello e interessante Grazie
7 anni fa 
utente cancellato Molto bello, grazie. Io per l'osservazione del cielo utilizzo stellarium, un software di ubuntu-linux che si aggiorna in tempo reale. Posso inserire il luogo dove mi trovo e vedo esattamente il cielo che ho intorno a me nell'orario preciso. Con un sistema di animazione posso osservare come si muovono le costellazioni e se ne cerco una in particolare sapro' a quale ora sara' nella posizione dove la voglio fotografare.
9 anni fa