La selezione della nostra redazione
Un viaggio si può raccontare in tantissimi modi, questo cielo ampio su una fila ordinata è sicuramente uno sguardo molto originale; ci si può perfino domandare se a partire è il soggetto oppure l'osservatore. Buon viaggio e attenti agli iceberg.
Una foto che sembra d'altri tempi, un richiamo involontario alle atmosfere di Erwitt per soggetto, composizione, elaborazione del bianco e nero.
Che alle donne tocchi troppo spesso essere mille cose tutte insieme è un fatto risaputo, riuscire a sintetizzarle tutte e mille con la giusta ironia in una fotografia leggera nello spirito e che strappa un sorriso, merita una menzione speciale.
Nel nero si scorge qualche cosa, sono i pensieri della signora che resta lì al centro della scena eppure quasi invisibile. Una fotografia da osservare con attenzione, la stessa con cui lei sta guardando l'osservatore.
Il soggetto ritratto si fonde perfettamente per colori e profondità di campo con il quadro sullo sfondo, una immagine dai colori "hopperiani" perfettamente ambientata.
Il mosso del carrello è perfetto per raccontare la frenesia di una giornata di spese, perfetta anche la coincidenza dei paletti e del numero 3 ripetuto quindi in due modalità grafiche differenti.
La foto "color run" unisce al racconto di una folla di giovani alla manifestazione un altro racconto più piccolo di gioia privata. In un tema in cui il singolo sparisce questa foto parte proprio dal singolo per raccontare la collettività.
Il bianco contiene tutti i colori dello spettro luminoso, bianco che "compare" sotto l'apertura della zip nella bellissima foto di Arfios. Idea bellissima, quasi didattica.
Quanto siamo piccoli rispetto a quello che riusciamo a costruire/edificare e forse anche distruggere? Questa semplicissima foto senza artifici grafici lo rappresenta magnificamente.
Perfino Maurits Cornelis Escher si sarebbe soffermato un momento per cercare di visulizzare lo spazio metafisico di questo scatto.