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Il ritratto ambientato dovrebbe utilizzare i luoghi, gli attrezzi di lavoro, gli accessori , i simboli legati alla persona per raffigurnarne la personalità, è il volto coperto, non identificabile essere uno stimolo a ricercare questi elementi per fare questo tipo di ritratto. Sono certo che questa interpretazione sia restrittiva e sicuramente non sia l' unica possibile e tanto meno valida, vi chiedo tuttavia, dal momento che è la più immediata e diretta sia stata così poco presa in considerazione.
Ovviamente graditi commenti suggerimenti sulla foto in questione votata da soli 4 utenti.....
ciao Close.
tu sei un fotografo che non si ferma di sicuro all'estetica, e la lettura di una immagine "oltre" la sua mera grafica e' una tua prerogativa.
In un ritratto ambientato il contesto dovrebbe lavorare in sinergia con il soggetto, contribuire alla descrizione della sua storia, della sua vita, del suo ambiente, o perfino a descrivere una estraneita' totale al contesto.
Ma qui...... l'ambiente non e' descritto in modo efficace. A me sembra un luogo esterno a qualcosa, forse il suo laboratorio... o forse no.
Se ci fai caso le foto che sono andate meglio non presentano un viso, ma di sicuro i soggetti non soffronto di questo, ne guadagnano, perche' anche gli atteggiamenti contribuiscono a definire un soggetto. Ti sei fermato a descrivere una azine, non il soggetto.
Qui mi manca l'attenzione verso di esso close..... scusami.
Bi
Grazie Bianca. Non solo ti scuso, ( di cosa ? ) , ma ti ringrazio, perché , non subito, ma dopo breve riflessione ho capito e credo poter far tesoro di questa tua saggia osservazione. Nella fruttuosissima serie di commenti che è seguita alla tua spiegazione su IN RICORDO DI EVA è apparso evidente, anche a chi si rifiutava di ammetterlo e anzi cercava l ' istante decisivo, che le foto vadano contestualizzata, spiegate, inserite in un progetto o almeno in un flow che le faccia arrivare.Â
Questa foto da sola non ha lo spessore, è probabilmente la forza di rappresentare un tipo di ritrattisrica, è spero corretta , senza infamia ma anche senza lode, sono contento e fiero di averla nel mio profilo, ma non la metterei fra le migliori....Tuttavia in questo contest credo spicchi (wow) come un tentativo, magari velleitario ma corretto, di utilizzare non strumentalmente o manieristicamente tatuaggi, attrezzi di lavoro e simboli per descrivere , ritrarre una persona; magari con tanta presunzione e forse supponenza ripeto, indegnamente, che questo è non molti altri, con più fortuna è un ritratto, di un soggetto in carne, ossa e anima e non un allegoria, un icona un astrazione, è il volto, coperto, non per vezzo ma per logica e coerenza compositiva non caratterizza il ritratto . Certo, mannaggia , la correttezza e la rigorosita nellosviluppare il tema, non accompagnate da un appeal e un po' di trucco, può non essere sufficiente a finire in finale o avere voti , ma vedere immagini astratte, iconiche dove ci si aspetterebbe ritratti e magari foto di planning di soggetti reali e concretissimi spacciati perfoto astratte nel conest a venire no mi convince, anchecsevs farlo sono foyo bellissime ma fuori contest/ contesto.
l'interpretazione di una traccia, o comunque di un tema dato, e' sempre molto personale. Per conto mio un tema come questo presupponeva che pur senza volto si descrivesse un soggetto mantenendone una personalita' incisiva. In altro caso PER ME avrebbe avuto poco senso. La particolarita' invece e' descrivere "un carattere" da una serie di indizi. La descrizione puramente documentale non l'ho considerata. Non sto a dire che sia giusta la mia visione o sbagliata, o la tua, dico che questo credo sia il motivo del poco successo di questa foto, e del perche' io avrei preferito una descrizione piu' introspettivaÂ
Non e' nemmeno una questione di "trucco", e' il concentrarsi su un particolare per descrivere, se si riesce, un carattere. Per questo, secondo me, il tema non era "figura senza testa", ma "ritratto senza volto".
Bi
6 anni fa
utente cancellato
close, qui non c'entra niente l'appeal, la fortuna o un po' di trucco. qui c'entra il punto di vista che manca del tutto. e' la foto di un passante che scatta e va senza alcuna interazione. Spesso riporti la famosa frase di capa, ecco secondo me you are not close enough.Â
qui c'era da avvicinarsi al gesto dell'artigiano ed inquadrare quello e la faccia. oppure vedo due medaglie, forse ci si poteva abbassare ed incorniciare il viso tra le due scatolette, non so. Scommetto che a questo signore hanno scattato almeno due dozzine di foto simili.Â
quello che secondo me vuole dire la bi e' che qui manca il tuo personale punto di vista (dimmi se sbaglio bi).Â
poi guarda, capisco che non e' facile, io ci sto lavorando senza successo... Â
Assolutamente giusto Kareas. Per me manca l'interpretazione, e come dicevo, in un ritratto senza volto, riportare un carattere del soggetto, non oggettivo, ma interpretativo. Questa era la parte interessante del tema.
P. - CLOSE-ENOUGH
CLOSE-ENOUGH
Ovviamente graditi commenti suggerimenti sulla foto in questione votata da soli 4 utenti.....
bi
ciao Close.tu sei un fotografo che non si ferma di sicuro all'estetica, e la lettura di una immagine "oltre" la sua mera grafica e' una tua prerogativa.
In un ritratto ambientato il contesto dovrebbe lavorare in sinergia con il soggetto, contribuire alla descrizione della sua storia, della sua vita, del suo ambiente, o perfino a descrivere una estraneita' totale al contesto.
Ma qui...... l'ambiente non e' descritto in modo efficace. A me sembra un luogo esterno a qualcosa, forse il suo laboratorio... o forse no.
Se ci fai caso le foto che sono andate meglio non presentano un viso, ma di sicuro i soggetti non soffronto di questo, ne guadagnano, perche' anche gli atteggiamenti contribuiscono a definire un soggetto. Ti sei fermato a descrivere una azine, non il soggetto.
Qui mi manca l'attenzione verso di esso close..... scusami.
Bi
CLOSE-ENOUGH
Grazie Bianca. Non solo ti scuso, ( di cosa ? ) , ma ti ringrazio, perché , non subito, ma dopo breve riflessione ho capito e credo poter far tesoro di questa tua saggia osservazione. Nella fruttuosissima serie di commenti che è seguita alla tua spiegazione su IN RICORDO DI EVA è apparso evidente, anche a chi si rifiutava di ammetterlo e anzi cercava l ' istante decisivo, che le foto vadano contestualizzata, spiegate, inserite in un progetto o almeno in un flow che le faccia arrivare.ÂQuesta foto da sola non ha lo spessore, è probabilmente la forza di rappresentare un tipo di ritrattisrica, è spero corretta , senza infamia ma anche senza lode, sono contento e fiero di averla nel mio profilo, ma non la metterei fra le migliori....Tuttavia in questo contest credo spicchi (wow) come un tentativo, magari velleitario ma corretto, di utilizzare non strumentalmente o manieristicamente tatuaggi, attrezzi di lavoro e simboli per descrivere , ritrarre una persona; magari con tanta presunzione e forse supponenza ripeto, indegnamente, che questo è non molti altri, con più fortuna è un ritratto, di un soggetto in carne, ossa e anima e non un allegoria, un icona un astrazione, è il volto, coperto, non per vezzo ma per logica e coerenza compositiva non caratterizza il ritratto . Certo, mannaggia , la correttezza e la rigorosita nellosviluppare il tema, non accompagnate da un appeal e un po' di trucco, può non essere sufficiente a finire in finale o avere voti , ma vedere immagini astratte, iconiche dove ci si aspetterebbe ritratti e magari foto di planning di soggetti reali e concretissimi spacciati perfoto astratte nel conest a venire no mi convince, anchecsevs farlo sono foyo bellissime ma fuori contest/ contesto.
bi
l'interpretazione di una traccia, o comunque di un tema dato, e' sempre molto personale. Per conto mio un tema come questo presupponeva che pur senza volto si descrivesse un soggetto mantenendone una personalita' incisiva. In altro caso PER ME avrebbe avuto poco senso. La particolarita' invece e' descrivere "un carattere" da una serie di indizi. La descrizione puramente documentale non l'ho considerata. Non sto a dire che sia giusta la mia visione o sbagliata, o la tua, dico che questo credo sia il motivo del poco successo di questa foto, e del perche' io avrei preferito una descrizione piu' introspettivaÂNon e' nemmeno una questione di "trucco", e' il concentrarsi su un particolare per descrivere, se si riesce, un carattere. Per questo, secondo me, il tema non era "figura senza testa", ma "ritratto senza volto".
Bi
utente cancellato
close, qui non c'entra niente l'appeal, la fortuna o un po' di trucco. qui c'entra il punto di vista che manca del tutto. e' la foto di un passante che scatta e va senza alcuna interazione. Spesso riporti la famosa frase di capa, ecco secondo me you are not close enough.Âqui c'era da avvicinarsi al gesto dell'artigiano ed inquadrare quello e la faccia. oppure vedo due medaglie, forse ci si poteva abbassare ed incorniciare il viso tra le due scatolette, non so. Scommetto che a questo signore hanno scattato almeno due dozzine di foto simili.Â
quello che secondo me vuole dire la bi e' che qui manca il tuo personale punto di vista (dimmi se sbaglio bi).Â
poi guarda, capisco che non e' facile, io ci sto lavorando senza successo...
bi
Assolutamente giusto Kareas. Per me manca l'interpretazione, e come dicevo, in un ritratto senza volto, riportare un carattere del soggetto, non oggettivo, ma interpretativo. Questa era la parte interessante del tema.