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Omaggio a Francesca Woodman #436 — Il forum di Fotocontest
Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha basato quasi tutti i suoi progetti sul tema dell'autoritratto, il suo corpo, le sue angosce, le sue paure, le sue malinconie sono stati i principali soggetti del suo lavoro fotografico.
Il suo male l'ha portata via presto, suicida a soli 22 anni, ma è riuscita in soli 9 di sperimentazioni anni a creare uno stile fotografico unico. Lasciatevi ispirare dalla sua fotografia per un autoritratto.
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
  @mirkomacariÂ
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Cinico?...Â
9 anni fa
utente cancellato
utente cancellato ha scritto:
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
bluvelvet ha scritto:
  @mirkomacariÂ
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Cinico?...Â
Ma no, la storia dell'arte è costellata di casi simili. Spesso l'inquietudine resta solo espressa attraverso le opere e non si manifesta con un suicidio, non posso sapere cosa la sua famiglia conoscesse e quanta attenzione abbia fatto al suo malessere.Â
Frida Kahlo le angosce le metteva nelle tele, ma restò aggrappata alla vita fino a quando il fisico glielo ha permesso.Â
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene   ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi.Â
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro, questa è di Lucio Fontana, se voleva sapeva scolpire molto bene e con quello si guadagnava da vivere, I tagli erano altro. http://www.archimagazine.com/mfontana.htm
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Cottomano ha scritto:
Mauro, questa è di Lucio Fontana, se voleva sapeva scolpire molto bene e con quello si guadagnava da vivere, I tagli erano altro. http://www.archimagazine.com/mfontana.htm
Già , ma a me il Mosè comunica esattamente quello che l'artista voleva esprimere, le tele tagliate di Fontana no.
E l'espressione: "L'artista propone, poi ognuno lo interpreta come vuole". è una cazzata.
Se uno si va a vedere le opere figurative di tantissimi artisti informali o astrattisti scopre che erano  dei "figurativi" incredibili, (andate a vedere Vedova anni quaranta), sono artisti che semplicemente hanno cercato nuove strade dell'arte, come a suo tempo fecero nel rinascimento rivoluzionando il concetto primitivo di prospettiva. L'avversione al figurativo è sempre stata caratteristica del pensiero iperconsevatore e monolitico, il Partito Comunista per voce di Renato Guttuso, la chiesa per voce di cardinali piuttosto "reazionari", l'Islam, e tutte le dittature (Pcus nell'unione sovietica, partito nazista, partito fascista, franchismo e via dicendo).
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
Ma per favore!
Mauro
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene   ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi.Â
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
bluvelvet ha scritto:
  @mirkomacariÂ
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene   ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi.Â
MrSpock ha scritto:
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
Vabbè ma tu non vali.... arrivi "da fuori"!!
9 anni fa
utente cancellato
bluvelvet ha scritto:
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene   ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi.Â
MrSpock ha scritto:
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
Più o meno come:
"A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: "Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita" ci spiegò, "cioè la religione, la nobiltà , la famiglia... e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po' di suspence." Io mi ci sono messo d'impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: "Mio Dio! - disse la baronessa - sono incinta e non so di chi!""
ho solo usato l'aggettivo sbagliato, chiaro che non è la "bellezza" estetica che lei cercava ma comunicare. Ci riuscì benissimo, siamo ancora qui a parlarne dopo quasi 30 anni dalla sua morte.
bluvelvet ha scritto:
  @mirkomacariÂ
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene   ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi.Â
MrSpock ha scritto:
"Un uomo ama una donna che ama un altro uomo"
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
utente cancellato ha scritto:
Più o meno come:
"A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: "Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita" ci spiegò, "cioè la religione, la nobiltà , la famiglia... e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po' di suspence." Io mi ci sono messo d'impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: "Mio Dio! - disse la baronessa - sono incinta e non so di chi!""
Certo che la scena di Sordi alla biennale di Venezia ne "le vacanze intelligenti" rimane insuperata.
E successo anche a me ad una mostra collaterale della Biennale a Palazzo Fortuny. Distrutta e con i piedi a pezzi non ho avuto il coraggio di sedermi su una panchina. Perchè non ero sicura che fosse una panchina.
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!
Mauro
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
9 anni fa
utente cancellato
NENA ha scritto:
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!
Mauro
laradelfreo ha scritto:
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!
Mauro
laradelfreo ha scritto:
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
Guardare le foto di Francesca Woodman è un ripercorrere il senso che ebbe la vita per lei. Quasi la germinazione del suo delirio che la porterà a morire suicida a soli 23 anni. Ha un'attenzione quasi viscerale per il corpo, lo immortala nella sua nudità , nell'atto di esserci ma anche del non esserci. La vita è il nostro corpo poichè è attraverso di esso che avviene la nostra apertura al mondo. La vita dunque per Francesca è rappresentata da immagini di braccia che cadono, capelli che si sciolgono, ferite che si aprono, gambe che si divaricano, costole in evidenza immerse in un'atmosfera surreale, grottesca ma colma di quella malinconia che giace in chi percepisce la vita con eccessiva sensibilità .Commento di Francesca R. Dopo aver visto per la prima volta le sue foto ...non è una fotografa ma adora tutto ciò che è arte ...le foto  non sono solo tecnica ...e non si possono leggere solo da quel punto di vista. ..la foto va oltre .Ci sono molti critici d arte qualcuno mi sa dire se ci sono crigici fotografici?La Woodman avrà avuto più  visibilità , vista la famiglia che aveva alle spalle ...ma in quanto a messaggio fotografico era davvero sublime .... chapeau
Cottomano ha scritto:
Arte non è necessariamente solo il bello 'winkelmaniano', ma ciò che un'opera comunica. Munch disegnava e dipingeva benissimo, lo stesso picasso, van gogh, kandisnky e compagnia cantando. Ma a un certo punto del loro percorso artistico tutti loro hanno deciso di esprimersi diversamente. A questo proposito, ho appena letto su repubblica di oggi un'articolo sulla fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron, che fu aspramente criticata per avere rotto i canoni della fotografia dell'epoca, che voleva immagini nitide e cristallizzate e pose stereotipate. Le sue immagini, perlopiù femminili, invece, erano informali, domestiche e volutamente 'sporche' e mosse. Guardatevele.
Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato ha scritto:
Però il taglio di Fontana l'ha fatto Fontana, non tu. Qui sta la differenza: la ricerca, l'espressività , il nuovo, il saper esprimere qualcosa in un modo che prima nessuno nemmeno IMMAGINAVA. Chiaro che a posteriori, lo sappiamo fare tutti il quadro della Campbell. Chiaro anche che nessuno di noi è in grado di creare un movimento artistico, o non saremmo su un forum italiano di fotografia a passare il nostro tempo.
utente cancellato ha scritto:
Ma per favore!
Mauro
laradelfreo ha scritto:
la penso proprio come te ma d altra parte al mondo ci devo essere persone che la pensano diversamente, altrimenti di Fontana non si parlerebbe neanche su topolino
A proposito di interpretare l'italiano.
Ho scritto: "Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.".
Ciò significa che sono perfettamente capace di fare un taglio verticale su una tela, ma non sono assolutamente capace di scolpire un Mosè.
Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana.
Mi sembra ovvio a tutti che sarebbero due tagli diversi.
E criticare la non ripetizione di una cosa ovvia come mancanza di argomentazioni è... ah ma ho già risposto in un commento sopra.
Mauro
9 anni fa
utente cancellato
"Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita."
"Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana."
Non so più come continuare, lo ammetto. Più mulini a vento per tutti!
9 anni fa
utente cancellato
utente cancellato ha scritto:
"Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita."
"Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana."
Non so più come continuare, lo ammetto. Più mulini a vento per tutti!
Mea culpa, lo ammetto, con te devo mettere sempre i puntini sulle i.
Il significato di: " chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.".
Cioè di quello che fa Fontana: il semplice atto di tagliare la tela.
E non che io pretenda di essere paragonato a Fontana.
Non so in che altro modo spiegare la cosa.
L'originalità di Fontana (che a me personalmente non piace) è quella di essere stato il primo a fare tagli sulla tela (come Mimmo Rotella è stato il primo a fare collage con manifesti strappati), l'originalità di Michelangelo è stata quella di aver "dato  vita al marmo" per primo in quel modo poderoso. Come chiunque oggi sarebbe in grado di copiare un taglio di Fontana qualunque scalpellino è in grado di scolpire un Mosè da vendere nei negozi di souvenirs. Passo e chiudo.
9 anni fa
utente cancellato
paolo-spagg ha scritto:
L'originalità di Fontana (che a me personalmente non piace) è quella di essere stato il primo a fare tagli sulla tela (come Mimmo Rotella è stato il primo a fare collage con manifesti strappati), l'originalità di Michelangelo è stata quella di aver "dato  vita al marmo" per primo in quel modo poderoso. Come chiunque oggi sarebbe in grado di copiare un taglio di Fontana qualunque scalpellino è in grado di scolpire un Mosè da vendere nei negozi di souvenirs. Passo e chiudo.
Essere il primo a fare qualcosa che nessun altro è in grado di ripetere, significa essere un grande artista.
Essere il primo a fare una cosa che è in grado di ripetere chiunque altro, significa solo di aver avuto per primo l'idea e basta.
Nessuno riuscirà mai a scolpire un altro Mosè o un'altra Pietà o un altro dei capolavori dei grandi maestri del passato.
Qualsiasi copia non sarà mai paragonabile agli originali.
Come ho già scritto, non sarei in grado di scolpire neanche una brutta copia di un Mosè, ma un taglio verticale su una tela lo faccio in pochi secondi.
Senza per questo paragonarmi a un Fontana.
Omaggio a Francesca Woodman #436
admin
Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha basato quasi tutti i suoi progetti sul tema dell'autoritratto, il suo corpo, le sue angosce, le sue paure, le sue malinconie sono stati i principali soggetti del suo lavoro fotografico. Il suo male l'ha portata via presto, suicida a soli 22 anni, ma è riuscita in soli 9 di sperimentazioni anni a creare uno stile fotografico unico. Lasciatevi ispirare dalla sua fotografia per un autoritratto.
Qualche lettura utile: http://barbarainwonderlart.com/2014/11/18/francesca-woodman/
Oppure: http://www.artext.it/Marco-Pierini.html
Concorso fotografico proposto da Fotocontest.it
Qui il link al contest
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
Cottomano
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
bluvelvet
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Cinico?...Â
utente cancellato
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Cinico?...Â
Frida Kahlo le angosce le metteva nelle tele, ma restò aggrappata alla vita fino a quando il fisico glielo ha permesso.Â
bluvelvet
Un pensiero sul contest: temi così complessi e introspettivi non sono da tutti (e da alcune foto che arrivano si capisce molto bene   ) ed inoltre il doverli elaborare con una sola foto complica le cose in modo assoluto,. Secondo me sarebbe come voler svolgere un tema (scritto) con una sola parola, una sfida improba!! Ma è, e rimane, un gioco quindi a chi parteciperà e dovrà votare …. sia magnanimo nei giudizi.Âutente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Cottomano
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
http://www.archimagazine.com/mfontana.htm
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
http://www.archimagazine.com/mfontana.htm
E l'espressione: "L'artista propone, poi ognuno lo interpreta come vuole". è una cazzata.
Mauro
paolo-spagg
Se uno si va a vedere le opere figurative di tantissimi artisti informali o astrattisti scopre che erano  dei "figurativi" incredibili, (andate a vedere Vedova anni quaranta), sono artisti che semplicemente hanno cercato nuove strade dell'arte, come a suo tempo fecero nel rinascimento rivoluzionando il concetto primitivo di prospettiva. L'avversione al figurativo è sempre stata caratteristica del pensiero iperconsevatore e monolitico, il Partito Comunista per voce di Renato Guttuso, la chiesa per voce di cardinali piuttosto "reazionari", l'Islam, e tutte le dittature (Pcus nell'unione sovietica, partito nazista, partito fascista, franchismo e via dicendo).utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
MrSpock
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
Mauro
mousix
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Cinico?...Â
mousix
Certo che la scena di Sordi alla biennale di Venezia ne "le vacanze intelligenti" rimane insuperata.bluvelvet
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
utente cancellato
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
"A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: "Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita" ci spiegò, "cioè la religione, la nobiltà , la famiglia... e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po' di suspence." Io mi ci sono messo d'impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: "Mio Dio! - disse la baronessa - sono incinta e non so di chi!""
bluvelvet
Ho inteso che “bellissime†non era stato usato nel senso estetico del termine… infatti ho posto la questione del “capire†il suo messaggio e tu dici che riuscì a comunicarlo bene. E anche qui i dubbi prevalgono, se riuscì a comunicarlo così bene ( avrebbero già dovuto capirla allora), forse, in nove anni di dilaniante “arte†, qualcuno vicino a lei avrebbe potuto capire  il suo tremendo conflitto interno e tentare di aiutarla, evitandole magari un drammatico finale.
Cinico?...Â
MrSpock
... è la trama dei Promessi Sposi... paro paro....
"A scuola ero bravissimo nella scrittura creativa. Avevo una mirabile capacità di sintesi. Una volta la maestra ci propose un tema particolarmente difficile: "Voglio che parliate dei valori tradizionali della vita" ci spiegò, "cioè la religione, la nobiltà , la famiglia... e poi aggiungeteci pure un pizzico di incertezza e un po' di suspence." Io mi ci sono messo d'impegno, e dopo tre minuti ho presentato il mio tema. Faceva più o meno così: "Mio Dio! - disse la baronessa - sono incinta e non so di chi!""
Cottomano
Cottomano
Per restare in tema, tra pochi minuti scadrà visita al museo. Tutti di là a vedere chi ha vinto!!laradelfreo
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
Quello che è assolutamente sbagliato è criticare qualcuno perché davanti ad un quadro di Fontana vede solo una tela rovinata.
Mauro
utente cancellato
Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
Quello che è assolutamente sbagliato è criticare qualcuno perché davanti ad un quadro di Fontana vede solo una tela rovinata.
Mauro
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Quando sento dire che Kandinsky o Picasso dipinsero le loro più grandi opere così perché non erano in grado di fare un ritratto realistico, mi cadono le gambe.
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.
Mauro
Mauro
Quello che è assolutamente sbagliato è criticare qualcuno perché davanti ad un quadro di Fontana vede solo una tela rovinata.
Mauro
Ho scritto: "Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.".
Ciò significa che sono perfettamente capace di fare un taglio verticale su una tela, ma non sono assolutamente capace di scolpire un Mosè.
Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana.
Mi sembra ovvio a tutti che sarebbero due tagli diversi.
E criticare la non ripetizione di una cosa ovvia come mancanza di argomentazioni è... ah ma ho già risposto in un commento sopra.
Mauro
utente cancellato
"Io non riuscirei mai a scolpire un Mosè, ma un taglio verticale su una tela si.E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita."
"Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana."
Non so più come continuare, lo ammetto. Più mulini a vento per tutti!
utente cancellato
E chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita."
"Che è ben diverso dalla tua interpretazione, secondo cui avrei affermato di saper fare la stessa cosa di Fontana."
Non so più come continuare, lo ammetto. Più mulini a vento per tutti!
Il significato di: " chiunque sostenga che non è la stessa cosa di un Fontana è un ipocrita.".
Cioè di quello che fa Fontana: il semplice atto di tagliare la tela.
E non che io pretenda di essere paragonato a Fontana.
Non so in che altro modo spiegare la cosa.
Mauro
paolo-spagg
L'originalità di Fontana (che a me personalmente non piace) è quella di essere stato il primo a fare tagli sulla tela (come Mimmo Rotella è stato il primo a fare collage con manifesti strappati), l'originalità di Michelangelo è stata quella di aver "dato  vita al marmo" per primo in quel modo poderoso. Come chiunque oggi sarebbe in grado di copiare un taglio di Fontana qualunque scalpellino è in grado di scolpire un Mosè da vendere nei negozi di souvenirs. Passo e chiudo.utente cancellato
Essere il primo a fare una cosa che è in grado di ripetere chiunque altro, significa solo di aver avuto per primo l'idea e basta.
Nessuno riuscirà mai a scolpire un altro Mosè o un'altra Pietà o un altro dei capolavori dei grandi maestri del passato.
Qualsiasi copia non sarà mai paragonabile agli originali.
Come ho già scritto, non sarei in grado di scolpire neanche una brutta copia di un Mosè, ma un taglio verticale su una tela lo faccio in pochi secondi.
Senza per questo paragonarmi a un Fontana.
Mauro