#254 Ottobre

"Un tempo, era dÂ’estate, era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso allÂ’autunno dal colore che inebria,
amo la stanca stagione che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia, nulla più mi consola,
di questÂ’aria che odora di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino che splende sulle vigne saccheggiate.
Sole dÂ’autunno inatteso, che spendi come in un di là,
con tenera perdizione e vagabonda felicità,
tu ci trovi fiaccati, vòlti al peggio e la morte nellÂ’anima.
Ecco perché ci piaci, vago sole superstite
che non sai dirci addio, tornando ogni mattina come un nuovo miracolo,
tanto più bello quanto più tÂ’inoltri e sei lì per spirare.
E di queste incredibili giornate vai componendo la tua stagione
chÂ’è tutta una dolcissima agonia."

Vincenzo Cardarelli - Ottobre